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Tostoni al pomodoro e za’attar e l’introversione.

by Lara

L’estate più calda a memoria d’uomo… e io ho fatto una scoperta interessante. Sono una persona introversa…

Mi è capitato tra le mani questo libro di Marina Innorta, “La rana bollita”, ed’è stata una rivelazione. Un incontro del destino. Racconta la storia di questa donna che soffre di ansia patologica, fa un racconto umano e vero di ciò che si prova e si vive e lo fa attraverso esperienze personali e fondate ricerche scientifiche, e per me è stato come aprire una porta e vedere molte delle cose che mi accadono in una prospettiva diversa, finalmente fondata, finalmente sensata.

Si è vero, ho sempre saputo che l’ansia è parte della mia connotazione caratteriale, ma mai avrei pensato che molte delle cose che mi stanno accadendo in questo periodo potessero trovare una collocazione così sensata anche se dolorsa. In particolare mi piace e mi ritrovo nella descrizione che fa dell’introversione, nonostante io sia a detta di tutti una persona estroversa ho capito che non è così, scambiamo la timidezza per l’introversione si fanno molti errori, in realtà.

L’introversione non è timidezza anche se gli somiglia, non è un disturbo psicologico o un difetto da correggere, ma una caratteristica della personalità. La distinzione tra introversione ed estroversione si trova proprio alla radice della psicanalisi. È stato Carl Gustav Jung – nel libro Tipi psicologici – a parlarne per primo. Le persone estroverse, secondo Jung, vivono affacciate sul mondo, con il quale hanno un rapporto tendenzialmente positivo. Si sentono attratte da ciò che c’è attorno a loro, si adattano facilmente, e amano essere stimolate dall’ambiente. Le persone introverse invece sono più attratte dalla vita interiore e prestano molta attenzione a pensieri ed emozioni. Tendono a vivere dentro la loro testa. Gli estroversi nel loro rapporto con le altre persone si caricano di energia e nella solitudine si annoiano e si infastidiscono. Gli introversi, al contrario, si stancano a stare in mezzo agli altri e hanno bisogno di grandi spazi di solitudine. … Introversione ed estroversione esprimono due modalità opposte – ma forse complementari – di rapportarsi con il mondo. Sono lo Yin e lo Yang della personalità umana. Non c’è nulla di male nell’essere fatti in un modo o nell’altro. Non esiste al mondo alcuna prova che un tipo sia di per sé superiore o più adatto dell’altro. L’unica cosa che probabilmente fa male sono gli estremi. Introversi ed estroversi infatti non sono da considerare proprio come due tipi a sé stanti. Piuttosto esiste uno spettro, una linea, che va da massima estroversione a massima introversione e ognuno di noi si colloca in un punto diverso di questo spettro. Ci si può anche collocare a metà, ed essere in equilibrio tra le due polarità. Non esiste però il tipo puro, totalmente introverso o totalmente estroverso. Se esistesse, diceva Jung, sarebbe al manicomio.

E ancora…

Un fine settimana a casa a leggere e a guardare la TV per me è un sogno, mentre una tavolata di venti persone a cena in un ristorante affollato somiglia alla mia idea di inferno.


da La rana bollita: Una storia d’ansia, attacchi di panico e cambiamento

Insomma ci devo riflettere ancora, ma sto trovando la chiave e la risposta a molte delle mie perplessità su me stessa, devo ringraziare questa autrice che con tanta umanità ha deciso di raccontare la sua storia.

E visto che è estate ne approfitto anche per lasciarvi una ricetta che ha colori, sapori e profumi dell’estate, un’idea per un pranzo o uno spuntino veloce, ma anche per una cena diversa.

Tostoni al pomodoro e za’attar

Quando l’estate ti assale e la voglia di cucinare è sotto lo 0
10 minuti
25 minuti
Tempo totale35 minuti
Portata: antipasti, piatti unici
Cucina: Italian
Chef: Lara

Ingredienti

  • 8 fette pane rustico in cassetta
  • 16 fette pomodoro a grappolo maturo
  • 30 g farina
  • 30 g burro
  • 300 ml latte
  • 50 g parmigiano
  • 1 pizzico sale
  • 3 pizzichi di za’attar sostituibile con origano

Preparazione

  • preparate una besciamella sciogliendo i 30 g di burro in un pentolino, versatevi a pioggia la farina e con un cucchiaio di legno mscolate velocemente per non formare grumi, aggiungete il latte a filo sempre mescolando, il pizzico di sale e continuate a mescolare fino a che non addensa. Coprtite con della pellicola a contatto e fate raffreddare.
  • accendete il forno e preriscaldatelo a 180° ventilato, disponete le fette di pane su una placca e copritele con una cucchiaiata abbondante di besciamella, spolveratele con abbondante parmigiano, disponete due fette di pomodoro su ogni fetta di pane e spolverate con lo za’attar.
  • Infornate fino a doratura.

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4 commenti

Roberta Cornali 27 Agosto 2018 - 23:34

A me piace molto la mia introversione e soprattutto mi piace avere un mondo interiore nel quale rifugiarmi quando quello esteriore mi terrorizza a morte…e succede spesso!…I tuoi tostoni profumano davvero di estate…

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Lara 28 Agosto 2018 - 9:00

Pure a me, il mio cruccio è che a volte non esiste un luogo abbastanza lontano dentro di me che si possa titenere un rifugio. Poi mi accusano pure di essere egoista e disinteresata agli altri, mah!

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DarthA 24 Agosto 2018 - 9:28

Devo cercare questo libro! Ho l’ansia che mi divora.

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Lara 26 Agosto 2018 - 11:22

a volte accade, leggilo, è una vera rivelazione

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