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Crescione
Ora… voi non lo sapete di certo ma io dai 6 ai 26 anni, ho passato tutte le mie estati in Emilia Romagna. mi arriva la Tiziana che vince lo scorso MTC e mi propone come tema la piada e volete che il mio cuore non torni, nostalgicamente, a quegli anni splendidi, alle compagnie d’estate, ai primi flirt, a quelle estati da copione che fanno tanto “Sapore di mare?”
Non immaginatevi spiagge tipo Rimini o Riccione, il nostro Lido era piccolo e tale è rimasto, reso riserva naturale nel lontano 199?(non ricordo l’anno esatto) hanno avuto il divieto di costruirci, e quella è stata la sua rovina e la sua fortuna. Un paradiso di natura a due passi dai lidi più frequentati, avevo lì amici che a tuttoggi considero forse i migliori che abbia mai avuto, aspettavo con trepidazione la fine della scuola per andare al mare e ciao ciao paese fino a Settembre.
Inevitabilmente la Piadina era lo street food d’elezione estivo. Finita la disco, o i vari appuntamenti e divertimenti, la nottata terminava regolarmente davanti al chiosco di Ciliegia, dove si spazzolavano piadine come se il domani e la relativa messa in costume non esistessero… Bei tempi quelli…
Il mio primo crescione invece l’ho mangiato a casa di un amico, preparato da sua madre che si prese la briga di rifocillarci tutti a suon di Romagna Mia e crescioni agli spinaci e mozzarella. Qui il ripieno è piuttosto semplice come richiesto dai bambini, la sfida è stata più quella di riuscire a cuocere perfettamente il crescione e girarlo senza romperlo.
Per la piada ho lasciato la ricetta di Tiziana, anche perché alla mia richiesta di fare una prova con la ricetta rubata al chioschetto lei si è messa baffetti e stivaloni e mi ha urlato “Nein!!!!! Perchè??? Tu non ti fidare????”
(ookey okkey, non è così tremenda, però mi fa un sacco ridere dipingerla così, non potete capire cos’è averla come direttrice creativa a Taste&More, precisa e perfetta come poche, ogni volta che mi chiama sudo freddo e penso “Cosa avrò sbagliato stavolta?”)
Per 8 crescioni
Per la pasta
500 g di farina 00*
125 g di acqua
125 g di latte parzialmente scremato fresco
100 g di strutto
15 g di lievito per torte salate**
10 g di sale fine
1 pizzico di bicarbonato di sodio
Per il ripieno
3 salsicce
2 mozzarelle
300 g pomodorini datterini (autoprodotti, quest’anno l’orto ha deciso che meno lo guardo più lui lavora)
1 cucchiaio di miele
3 cucchiai olio evo
sale
timo fresco
2 spicchi d’aglio schiacciati
Prepariamo la piadina
Fate scaldare al microonde il latte e l’acqua per pochi secondi in modo che siano tiepidi. Lasciate ammorbidire lo strutto mezz’ora circa fuori dal frigorifero. Su di un tagliere disponete la farina e fate un buco al centro con la mano. All’interno mettete lo strutto a pezzetti con il lievito, il bicarbonato e il sale, schiacciatelo con la forchetta per ammorbidirlo, aggiungete l’acqua e il latte. La consistenza inizialmente potrebbe essere un pochino appiccicosa e la pasta si attaccherà al tagliere ma impastando per una decina di minuti, cambierà staccandosi e diventando molto morbida e liscia. Se il liquido è troppo poco si sfalda e risulta un po’ dura. Mettete l’impasto in una ciotola e coprite con la pellicola per alimenti. Lasciate riposare 48 ore al fresco, massimo 20°C, se fosse più caldo potete lasciare riposare la pasta in frigorifero e metterla a temperatura ambiente 2 ore prima dell’uso. La pasta ottenuta sarà circa 850 grammi, dividetela in 8 pezzi da 100 grammi circa e formate delle palline, lasciatele riposare almeno mezz’ora. Infarinate appena il tagliere e disponetevi una pallina d’impasto, schiacciatela con la punta delle dita, stendete la piadina con il mattarello girandola spesso in modo che rimanga rotonda. Avrà un diametro di circa 20 centimetri e uno spessore di 0,5 centimetri.
Prepariamo il ripieno
Riunite in una ciotola l’olio, il miele, il timo, gli spicchi d’aglio schiacciati e una presa di sale, fate scaldare 10 secondi in microonde e lasciate in infuso per 20 minuti circa. preriscaldate il forno a 200°. Tagliate a metà i datterini, cospargeteli con l’olio e il miele aromatici e disponeteli su una teglia da forno foderata di carta forno con il lato tagliato rivolto verso l’alto. Infornate per circa mezz’ora, spegnete il forno e lasciate intiepidire.
Togliete la pelle alla salsiccia, con le mani sbriciolatela e fatela cuocere e dorare senza niente in una padella antiaderente, basteranno pochi minuti a fuoco medio. Fate rafreddare.
tagliate a dadini la mozzarella e mettetela a scolare su un passino, di modo che perda meno acqua in cottura.
Farciamo e Cuociamo
Prendete una piadina, disponetevi il ripieno, chiudetela sovrapponendo i lembi come spiega accuratamente Tiziana nel suo post e aiutandovi con la forchetta.
Io ho usato una padella antiaderente da crepes, scaldatela su una fiamma grande con spargifiamma e tenetela a fuoco medio / basso, aagiateci sopra il crescione e fate cuocere dolcemente. E’ importante che la temperatura non sia troppo alta in questa fase per evitare che si bruci esternamente senza sciogliere e cuocere il ripieno.
Per aiutare l’operazione io mi sono aiutata coprendo con un coperchio a campana i primi minuti, così da ingabbaiare il calore e farla cuocere meglio all’interno, poi l’ho tolto e ho fatto evaporare la condensa e asciugare l’esterno. l’ho girata e ho ripetuto.
servitela ben calda, con la mozzarella filante.
P.S. perdonate le foto ma stavolta le ho fatte al volo mentre qualcuno stava già addentando, niente set, niente di niente, perfino la macchina in automatico… rob da matt!
Con questa ricetta partecipo all’MTC N. 40
20 commenti
Questo crescione chiama il morso all'istante 🙂 è davvero invogliante già a guardarlo da chiuso, con quella pasta bella cotta e croccante, figurati poi quando si può ammirarne l'interno! Il ripieno è pazzesco, i pomodorini con il miele abbinati alla salsiccia e alla mozzarella… ogni volta che si passa di qua aumenta la salivazione 🙂
Che bei ricordi, in un posto tutto tuo con un grande street food, la piadina che piace sempre, che è buona, che la puoi farcire con quel che ti pare, che sa di semplice, genuino, conviviale! insomma una meraviglia!
senti, io ci credo che ti è toccato prenderle al volo le foto, guarda che roba!!!
mi piace quel fine ricamo che c'è sulla chiusura del crescione, io mi immagino lo sgranocchiare della pasta sotto i miei denti…. golosissssssime Lara!
Sandra
p.s. e le foto ti vengono bene anche senza set!
Mica vorrai un'altra bacchettata sulle ditine!!?!? ahhh..per fortuna che c'è la perfezionista a mettervi in riga altrimenti qui saremmo allo sbando.. buahhhhhaahh…ovviamente scherzo!!!!, lo sai che ti lovvo anche quando mi dai del generale, anche perché non posso darti torto, mia nonna mi chiamava "direttore d'orchestra" ma più che altro sono un'organizzatrice!! Certo che qualche lato positivo potevi anche dirlo però… 😉 Ok dai ora perlerò delle tua piadina.. 😛 anzi crescione.. Hai visto che la mia ricetta non ti ha delusa?? I tuoi piccoletti si che mi danno soddisfazione che nemmeno ti lasciano assaggiare!!! Adoro questo ripieno golosissimo, poi come ho già detto in tanti post, adoro il crescione, il suo ripieno, la mozzarella filante.. ma la cosa che adoro di te sono i particolari, pensi di passare inosservata invece quel miele che si nasconde nei pomodorini l'ho notato eccome, sostituisce lo zucchero per togliere acidità in maniera eccelsa!!!! ti bacio
e lo so che te ne sei accorta del miele, mica hai vinto l'MTC a caso eh????
Io invece la passavo fra San Leone (Agrigento) e Mondello… i luoghi cambiano, ma le estati sono tutte uguali 😉
Invece, purtroppo, qui le piadine non le ho mai assaggiate… riuscirò mai a mangiarne una vera, fatta in Romagna?
In ogni caso il tuo crescione è libidinoso!
Che buona la piada!!!!!
Io vacanze in Romagna poche ma piade tante xche mia mamma ogni tanto me le faceva!!!! Devo provare la ricetta di Tiziana!!!!
Farcia golosissima Lara!!!
Ho fatto la piadina per la prima volta due settimane fa e l'ho già rifatta! L'adorooooooo.
Bacio
Miky
Anche io ho legato tanti ricordi alla piadina….e mi hanno parlato benissimo di questa versione della nostra Tizi 🙂
Bellissima la tua versione del crescione…. sei una garanzia Lara!
Un abbraccio :*
ahahahah che ridere Lara. L'hai dipinta perfettamente la Tizi! E' proprio così ehhh, secondo me deve avere qualche antenato tedesco. Per fortuna che poi c'è il nostro grafico, Davìd, nonchè compagno di vita di Tiziana che, con la sua dolcezza, riequilibra tutto. 😉 A parte gli scherzi, ho esagerato un pò anch'io(ma n on troppo), d'altra parte se Taste&More sta avendo questo successo direi che molto merito è suo perchè è una perfezionista. Lara, il tuo crescione direi che è perfetto, e i tuoi ricordi sono un pò anche i miei. Baciiiiii
e invece per fortuna che ci sono io a stemperare il dolce David.. sapessi!!!! Io vi mostro come sono, quello è un furbetto!!! 😉
io me ne sono accorta eccome che è un furbetto!!!!
haha chissà perchè me la immaginavo così tiziana… :PP scherzi a parte è bravissima, la sua ricetta per la piada era praticamente perfetta e tu l'hai reinterpretata molto bene! un bacetto
Che bontà, da mangiare sempre, a tutte le ore!!!!!
che belle foto e che bellii ricordi ci tengono in ogni caso vivi ….
le ricette una più belladell'altra complimenti
Lara io ancora vado in Romagna… non sul litorale, ma nell'entroterra, fra Rimini e San Marino… mio padre è originario di lì e io da 44 anni passo le mie estati lì e mi rigenero…. Mi sono nutrita anche io di piada e cassoni (a Verucchio li chiamano così) e appena posso fare uno strappo ancora mi ci nutro!! Un bascione tesoro!!
Io avevo mia nonna che vivea a Riccone e quindi una parte di vacanze estive era lì…… il resto nello splendido mare di Puglia…ma le piadine…aaaahhhhh si…che ricordi!
Che spettacolo!! in questi giorni mangio pochissimo ma giuro che vedere il tuo crescione mi ha fatto venire fame.
Che bel viagio tra passato e presente Lara!!! Ricordi incantevoli e…. Tiziana è davvero così autoritaria? Ahahahahahah
Splendidi questi crescioni.
un po' ho esagerato dai, però è divertente 😉