Come si fa il cous cous?
un interessante tutorial che ci riporta alla memoria gesti antichi
Finché ci sono queste belle giornate, in cui ci si può ancora sedere fuori e tenere tra le ginocchia una cous coussiera per imparare come si fa il cous cous, un po’ come faceva la mia nonna in estate e tutte le donne d’altri tempi, aprofittiamone e facciamo questa prova.
Non dico di farlo sempre, quello no, che serve una pazienza che non esiste in terra… però una volta ogni tanto ne vale la pena, più che un piatto si costruisce un rituale e questo gesto che si compie continuamente di rigirare la semola porta con se memoria di gesti antichi, compiuti migliaia e migliaia di volte, e ti sembra che i tuoi pensieri possano intrecciarsi e fondersi con tutti quelli delle donne che l’hanno fatto prima di te.
Un’astrazione che ti mette in contatto spazio temporale con una catena ininterrotta di donne che dalla notte dei tempi usano il tempo per creare rituali che trascendono la loro stessa natura manuale per portarsi ad un livello superiore.
Come si fa il cous cous - Tutorial
Ingredienti
- 200 g di semola di grano duro meglio se a grana grossa
- 1 cucchiaino di olio evo
- Acqua
Preparazione
- Per prima cosa bisogna preparare il cous cous a partire dalla semola con la fase dell'incocciatura, cosiddetta perché inizialmente veniva fatta in un recipiente di coccio a pareti svasate, ma che si può fare in un qualsiasi recipiente della medesima forma. Versate una parte della semola nel recipiente e aiutandovi con dell’acqua versata a gocce, eseguendo piccoli movimenti rotatori, fate delle piccole palline
- Aggiungete poco alla volta altra semola e altra acqua fino ad avere terminato la semola. Una volta finito versateci l’olio e mescolate bene con una forchetta
- Distribuite tutto il cous cous su una teglia rivestita di carta forno e fatelo asciugare per una notte o anche più.
- Per la cottura, se non avete la cous coussiera classica potete usare una capace pentola di acciaio con dell’acqua a bollore o del brodo aromatizzato con sepzie e aromi, sulla quale poggerete uno straccio bagnato tutto attorno al bordo e successivamente un colapasta a fori piccoli. Coprite il tutto e metteteci sopra un peso. Il vapore deve rimanere all’interno per cuocere il cous cous in maniera uniforme. Il cous cous sarà pronto quando il suo volume sarà triplicato
trovate questo tutorial insieme a tante belle ricette tra le pagine di Taste&More
7 commenti
guarda .. mi si è non aperto ma spalancato il cuore! da bambina e ragazzina, in Sicilia (ma anche a Torino dalle zie trasferite qui) vedevo fare il cous cous in casa e loro lo facevano con il pesce (tipico della zona della Provincia di Trapani) bene… quando sento dire e leggo su tantissimi blog che quello precotto è uguale… santo cielo..ma l’hanno mai assaggiato quello vero? è che poi la gente ci crede! anche io uso quello precotto (l’ho visto fare ma non l’ho mai fatto malgrado abbia comprato la cous coussiera perchè credo occorra proprio imparare la manualità, la gestualità) ricordo ancora il profumo in casa.. ok basta sennò mi sciolgo in lacrime.
Felice di averti trovata 🙂 ecco ora sorrido e mi aggiungo ovviamente ai tuoi follower e, voglio esagerare .. 🙂 ti aggiungo anche al mio blogroll così ti ho sempre sotto il naso, ciao buona serata
No ma grazieeeeee, in questo momento di sconforto per questo mio blog ti trovo volentieri e ti vengo a trovare, benvenuta tra le amiche!
Anche io Lara, a dire la verità, uso il couscous precotto ma certo il tuo metodo ha tutto un altro fascino. Ma com’è che sai così tante cose sul couscous? Io e l’adolescente tra l’altro lo mangiamo almeno una volta alla settimana perché lui ne è un vero patito insieme al sushi. Metodo assolutamente da provare se la pazienza mi regge ?
ma che dirti, è un lavoraccio vero eh? Il precotto è ottimo 😉
[…] cous cous come da ISTRUZIONI […]
Oh ma davvero si può fare? Non lo sapevo mica, che bella scoperta ho fatto oggi, un bacione cara!
E come no! Però lo ammetto che è un lavoraccio e comprendo il fiorire del mercato del cous cous precotto