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Quaglie ripiene alle olive

by Lara
Ma vi ho mai raccontato del Nonno Aldo? Forse di sfuggita vero? Marginalmente a qualche altro post, mi sembra quello della pasqualina sì… Bè, comunque… Volete sapere chi è il nonno Aldo??? Lo sò che “anche no!” ma iove lo racconto lo stesso, perchè nonno Aldo è una figura d’altri tempi e io sono segretamente innamorata di lui (di un amor platonico che si svolge tutto tra lui e il mio blog, ma non ditelo a nessuno…)

Ma iniziamo dall’inizio… L’anno scorso, all’inizio delle elementari per il mio adorato N.1 ho fatto una scelta difficile e impegnativa, sulla quale non mi dilungo ma che mi ha portato grandi soddisfazioni… ho spostato N.1 di comune (scolasticamente parlando) strappandolo al tessuto sociale del paese e a tutti i suoi amichetti. Non è stato facile e mi è molto dispiaciuto, ma le istituzioni sono fatte di persone e se le persone che dirigono le istituzioni sono oscurantiste, pigre e cieche al nuovo che avanza non potrà che risultarne una istituzione che riflette questo animo e modo. Così ho cercato tra i comuni limitrofi e ho trovato una scuola meravigliosa, ottima e a misura di bambino, le maestre sono tutte di ruolo e lavorano in team da un ventennio, le classi contano circa venti bambini e i bambini possono affezionarsi alle loro maestre senza il timore di vedersele togliere ogni anno. tutto questo mega preambolo per raccontarvi l’evento che ha fatto trovare a mio figlio Ale, il suo migliore amico e a me, il nonno Aldo… (che è il nonno di Ale, si era capito no?).
fonte www.inseparabile.com/Uccelli/quaglia_comune.htm
Nonno Aldo è un signore in pensione sulla settantina che vive in una grande casa di campagna, assieme a una numerosa famiglia, coltiva un gigantesco orto e alleva, in modo totalmente naturale, polli, galline, oche, anatre e maiali… e a me che passo spesso di là, capita di portare a casa qualcosa, ma qualcosa di BUONO davvero, polli che san di pollo, uova che san di uova e via così… Questo il caso delle quattro quagliette che vedete qui… Io mica le avevo mai fatte le quaglie ma potevo dire “no mi fanno pena?” a un signore di campagna di vecchio stampo? Rischiavo di sembrare una pappamolla, e così le ho intascate e portate a casa e le ho pure riempite, gli ho legato le zampine e le ho infornate con un groppo in gola e poi? Poi me le sono sbafate eccoome!!!! erano buonissime e ci siamo risucchiati anche gli ossicini, tremendi carnivori che siamo…. questo il motivo dell’unica foto che sono riuscita a scattare.
fonte www.delfinogiallo.it/stromboli/stromboli/fauna.htm

Per 4 persone

4 quaglie, ma se ne avete 8 secondo me ve le mangiate tutte.
2 cucchiai di olive
2 fette di pan carrè ammollato nel latte
sale e pepe q.b.
1 cucchiaio di parmigiano
olio evo 1 cucchiaino
un cucchiaio di nocciole

per la cottura

1 spicchio d’aglio
1 rametto di rosmarino
mezzo bicchiere di vino bianco
sale e pepe
Frullate le olive, poi le nocciole e le fette di pane strizzate, riunite tutti gli ingredienti (non le quaglie) in una tazza e create un pappone omogeneo, con il quale andrete a riempire le quaglie, spingendo nel buchetto un po’ di ripieno poco alla volta aiutandovi con il pollice. Legate poi le zampine con dello spago da cucina, la cosa aiuta a tenerle in forma durante la cottura.
In una padella scaldate un filo d’olio con l’aglio e il rosmarino, quando l’aglio inizia a rilasciare il suo aroma adagiate le quaglie in padella e rosolatele su tutti i lati, sfumate poi con il vino bianco e regolate di sale e pepe, mettete il coperchio e lasciate cuocere non più di mezz’ora.
da leccarsi i baffi.

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18 commenti

Sandrix 10 Novembre 2013 - 20:34

Buonissime! Grazie per la ricetta e complimenti per il blog… proprio bellino!

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Sandrix 10 Novembre 2013 - 20:33

Buonissime, grazie per la ricetta!

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Any 6 Dicembre 2012 - 21:36

Sono buonissime le quaglie, io le cucino in galera (un piatto toscano) e vengono una meraviglia.
La tua versione mi piace molto, saporita e mi sa che la proverò.
Bentrovata!

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Cibo ForMe 30 Novembre 2012 - 16:58

Lara! Ma sei veneta? Ecco perché ci piacciamo!! 😉

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Ely Valsecchi 29 Novembre 2012 - 21:43

Che spettacolo!!! Il nonno e le quagliette 🙂 gustosissimo il tuo ripieno e hai ragione delle qualgie si leccano anche gli ossicini, baciiii

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Bietolin@ 29 Novembre 2012 - 12:55

Io non amo le quaglie, ma le tue hanno un aspetto delizioso…poi la descrizione di Nonno Aldo mi è troppo piaciuta 😀

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sabry 29 Novembre 2012 - 12:36

Adoro le quaglie ma così mai fatte!

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Valentina Marangoni 29 Novembre 2012 - 10:42

Aaaaahhh Lara, io le quagliette le spennavo quand'ero piccola, anche mio papà le allevava 😀
Sono buonissime, hai ragione!!
Un bacio Lara,
Valentina

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Cuoca tra le Nuvole 29 Novembre 2012 - 10:41

Nonno Aldo deve essere simpaticissimo! Non ho mai assaggiato e tantomeno cucinato le quaglie, ma le tue sono proprio invitanti. Mi hai fatto venire voglia di provare!

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Cri 28 Novembre 2012 - 21:34

Ciao Lara,
le quaglie mi riportano indietro nel tempo, una volta si usavano mooolto di più, mia madre le faceva sempre, ora mi fanno pensare a banchetti di altri tempi…tipo Il pranzo di Babette…delizioso, come la tua ricetta.
Brava,

Cri

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labarchettadicartadizucchero 29 Novembre 2012 - 6:50

Grazie Cri, il riferimento letterario poi mi piace molto…

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I manicaretti di Annarè 28 Novembre 2012 - 20:32

Mi dispiace un pò mangiarle,per quello non le faccio mai,ma tu sei stata bravissima!!

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lalexa 28 Novembre 2012 - 16:45

Cerco di farmi crescere i baffi per leccarmeli… che bontà le quaglie!!!!! 😉
lalexa

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Il blog di Ivana 28 Novembre 2012 - 16:33

mai fatte le quaglie…..ben riempite leggo. ciao

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Simo 28 Novembre 2012 - 14:27

no, le quaglie mi fanno una certa impressione…anche se l'aspetto del tuo piatto mi tenta e assai…

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La Cucina Imperfetta di Giuliana 28 Novembre 2012 - 14:20

Hai fatto bene a riparlarcene!!! Le quaglie le mangio davvero raramente e men che mai le cucino, sei stata ravissima!

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Elle 28 Novembre 2012 - 13:50

Buone le quaglie. Io ogni tanto le mangio… rigorosamente al ristorante perché io non credo riuscirò mai a cucinare un animale "intero" (seppur senza testa). Eh si che una volta avevamo anche noi quaglie e polli che poi mangiavamo, ma io ero piccola e fino ad oggi non ho mai assistito alla loro uccisione. Tu sei stata coraggiosissima e sicuramente questo coraggio é stato premiato dal bellissimo piatto che vedo in foto. Ottimo risultato! Bravissima. Un abbraccio

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labarchettadicartadizucchero 28 Novembre 2012 - 15:44

allora mi consolo, non sono l'unica pappamolla ;-))))

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