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visita ai frantoi Redoro, alla scoperta dell’extravergine del Garda

by Lara
visita ai frantoi

Di ritorno da questa bella esperienza scrivo questo post per condividerne l’essenza e per dirvi di prendere la macchina e fare un salto a Mezzane, un piccolo borgo della Valpatena, sulle colline Gardesane. Se poi la decisione di farci un salto coincide con i giorni in cui nel paese si organizza “La festa dell’Olio” allora ancor meglio, avrete modo di rivivere in parte le emozioni sensoriali, gustative e conoscitive che ho vissuto io.

La visita ai frantoi Redoro è durata tutto un sabato e insieme alle altre amiche che mi hanno accompagnata abbiamo visto davvero molte cose, se vi raccontassi tutto davvero ne uscirebbe un libro quindi vi per oggi vi parlerò  della cosa che più di tutto ha colpito me, e cioè la molitura a pietra dell’antico frantoio.

Arrivare in questo piccolo paese nel mezzo delle colline, circondato da ampi terrazzamenti di olivo e di vite piantati ad arte per preservare l’integrità del terreno, già da subito mi ha incantata. I colori dell’autunno nel loro fulgore mi circondavano ovunque e l’impatto dei rossi, dei gialli e dei verdi tutto attorno a queste piccole case arroccate sulle pendenze era di fortissimo impatto.  Ma la cosa più bella è stata l’accoglienza al frantoio, già di per sé stesso calorosa grazie al titolare che da vero innamorato del suo progetto ce l’ha trasmesso con un coinvolgimento unico, ma anche grazie alla gente del posto che nel frantoio trova oltreché il posto dove conferire le proprie olive per la molitura anche un luogo di aggregazione sociale, molto più caloroso e accogliente di Facebook.

visita ai frantoi

Sul Garda esistono moltissimi piccoli coltivatori che hanno il loro piccolo appezzamento coltivato ad ulivi e che portano al frantoio il prodotto del loro raccolto per la molitura, seguono un calendario di raccolta che viene attentamente pianificato per non far passare più di 24 ore dalla raccolta alla spremitura e raccogliere così tutti i profumi dell’oliva al massimo della sua resa. Se l’attesa fosse più lunga le olive rischierebbero di deteriorarsi e dare all’olio un sapore amaro o troppo acido, ma seguendo questo sistema dove la collaborazione e la sinergia sono tutto, si ottiene un liquido color oro profumato e delicato, caratteristiche proprie dell’olio di queste zone.

Piccola nota tecnica: L’olio di oliva vergine è l’olio ottenuto dal frutto dell’olivo soltanto mediante processi meccanici o fisici, utilizzando il calore per facilitarne l’estrazione in quantità tale da non causare alterazioni dell’olio stesso.

Le olive non subiscono nessun altro trattamento tranne lavaggio, decantazione, centrifugazione e filtrazione. Sono quindi esclusi gli oli ottenuti mediante estrazione con solventi chimici o con coadiuvanti ad azione chimica o biochimica o con processi di riesterificazione e qualsiasi miscela con oli di altra natura. (se volete saperne di più su come si riconosce un extravergine Itailiano seguite il link)

Una volta arrivate al frantoio le olive vengono etichettate e controllate, lavate e poi macinate nel frantoio in pietra per 20 minuti, creando una densa pasta di olive satura d’olio, la quale viene sparsa su dei dischi di materiale retato che a loro volta vengono impilati e inseriti sotto alle presse che pian piano li spremono ricavandone l’olio ancora misto all’acqua. In seguito il liquido ottenuto viene centrifugato per separarne la parte solida, ovvero l’olio, da quella liquida, cioè l’acqua. All’uscita l’olio ha un aroma indescrivibile che pervade tutto l’oleificio e che mi ha fatto disperare di poter mai più usare un olio che non abbia quel profumo.

visita ai frantoi

Il tutto avviene ancora come una volta, e una volta ottenuto l’olio parte se la porta via il coltivatore e parte rimane al frantoio, dove le varie cultivar verranno miscelate ad ottenere un blend unico e caratteristico che poi verrà imbottigliato e etichettato a marchio Redoro con le sue varie accezioni, ma sempre con l’etichetta “Antico Frantoio” che è caratteristica dell’olio prodotto qui.

Il prodotto di scarto, la sansa, viene utilizzato nell’agricoltura come aggiunta al mangime degli animali, per un recupero totale e un reimpiego attenti alla salvaguardia del pianeta, a tutto vantaggio dei consumatori che si ritroveranno un pelo bello lucido.

Ma ora bando alle ciance, vi lascio assaporare questo articolo e a pianificare la vostra visita a queste splendide colline, e vi lascio un piccolo video dell’esperienza che ho vissuto. 

A completamento di questa splendida visita vi lascio un’altra piccola chicca che mi ha molto colpita durante la visita, come sapete tutti da consumatori attenti quali siete, le olive e l’olio extravegine d’oliva contengono dosi elevate di polifenoli, quelle sostanze presenti in natura che possedendo un notevole potere antiossidante e antiradicali liberi aiutano a prevenire l’invecchiamento e l’ossidamento cellulare, ma soprattutto aiutano a prevenire e combattere una lunga lista di malattie, in primis il cancro.

Quello che però io non sapevo era che moltissimi di questi polifenoli rimangono nell’acqua vegetale che viene separata tramite centrifuga nella fase finale di produzione dell’olio, un’acqua inodore e insapore, buonissima e che ho assaggiato,  che contiene queste meravigliose sostanze. Come ho detto a Daniele Salvagno, titolare ed erede di questa eredità storica e produttiva, io mi rendo disponibile per la sperimentazione dei benefici effetti di questo prodotto, sai mai che il lifting diventi superfluo 😆  

Per riassumere le meraviglie dei POLIFENOLI…

AZIONE ANTIOSSIDANTE: proteggono le cellule dai danni causati dai  radicali liberi

AZIONE ANTICANCEROGENA:in generale mostrano un impatto sullo step di iniziazione dello sviluppo del cancro, proteggendo le cellule contro l’attacco diretto iniziale

AZIONE ANTIATEROGENA: prevenzione dell’arteriosclerosi

AZIONE ANTINFIAMMATORIA
AZIONE ANTIBATTERICA

In coda a tutto vorrei anche far notare che da circa tre tonnellate di olive si ricavano, a seconda del grado di maturazione dell’oliva, dai 9 ai 12 litri d’olio… Un altro di quei casi in cui prima di iniziare la visita un consumatore poco attento (confesso a volte di esserlo)  può arrivare a chiedersi come possa costare tanto un prodotto e alla fine della visita si chieda invece come faccia a costare così poco…

E adesso, proprio per finire del tutto, vi allego una serie di ricette in cui un olio delicato come quello che vi ho appena raccontato crea l’esaltazione del sapore di base, Buon Appetito!

In senso orario:

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6 commenti

Antonio Gaiani 12 Dicembre 2016 - 11:02

Tre tonnellate di Olive per 9 litri d’olio? Incredibile….

Rispondi
labarchettadicartadizucchero 12 Dicembre 2016 - 11:30

vero? Pazzesco

Rispondi
elisa 6 Dicembre 2016 - 13:37

io ci torno sicuro!
ciao
elisa

Rispondi
Lara Bianchini 6 Dicembre 2016 - 19:03

vero? Pure io mi sa e ci porto tutta la famiglia.

Rispondi
Antonio Gaiani 5 Dicembre 2016 - 14:27

che bella esperienza, attendo il seguito!

Rispondi
Lara Bianchini 5 Dicembre 2016 - 14:57

prestissimo, prometto

Rispondi

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