No non sto parlando del disegno di legge e delle critiche fin troppo facili che gli sono movibili, come sparare sulla croce rossa, non c’è nessun divertimento. Poi non è che abbiamo peggiorato una situazione idilliaca eh? Diciamo che il sistema ha dei difetti, come il suo predecessore del resto, ma per me muoversi è sempre e comunque un bene rispetto all’immanenza e al pantano in cui ci muoviamo girono dopo giorno, per cui una nuova legge potrebbe essere in ogni caso un punto di partenza. Sto parlando della scuola come ente normativo e giuridico che entra a far parte della vita dei nostri bambini in tenerissima età e che pretende di aiutarci nell’educazione giorno dopo giorno e di farlo secondo norme standardizzate e spesso penalizzanti.
So perfettamente che se avessi due bambini come Filippo, il mio primogenito, non starei scrivendo questo post perché probabilmente non ci avrei neanche mai lontanamente pensato, ma la scuola ci dicono debba essere per TUTTI e soprattutto mettere il luce e aiutare nel percorso di apprendimento TUTTI. E pretende di farlo sostituendosi al libero arbitrio dei genitori imponendo a loro e ai bambini tempi e ritmi.
Io però di bambini ne ho due e al mio secondo bambino, chi mi conosce lo sa, alla nascita è stata diagnosticata una cardiopatia importante che ha influito moltissimo sul suo processo di apprendimento del linguaggio e sulla sua crescita psicofisica, determinando un ritardo di crescita che attualmente è stato valutato da due psicologi dell’età evolutiva (già non uno, DUE, visto che bisogna sempre sentire un secondo parere) attorno all’anno. Nessun problema per me, la cardiopatia è stata messa sotto controllo e viene curata giornalmente, dal punto di vista linguistico siamo in forte compensazione perché grazie Dio il bimbo è sveglio, curioso e ricettivo delle novità, quindi tutto bene.
L’unico vero problema me lo sta creando la SCUOLA, nonostante i pareri professionali e nonostante io ci abbia provato in tutti i modi le nuove normative scolastiche non prevedono che i bimbi possano ritardare il loro ingresso scolastico di un anno, come io avrei davvero voluto TANTISSIMO, e Marco ha dovuto iniziare la scuola un anno fa, quest’anno è in seconda e dal punto di vista dell’apprendimento, sia pur con qualche difficoltà ce l’abbiamo fatta, ce la siamo sfangata senza troppi danni e le cose sono state apprese e ben sedimentate, un bel lavoretto da supportare a casa ma ce l’abbiamo fatta alla fine. Dove davvero non ci siamo è nell’integrazione con la classe e nel rapporto con le maestre.
- Le docenti cambiano come il vento e a ogni cambio io devo vigilare sul fatto che vangano correttamente informate della salute del bambino,
- ho 1 (UNA di numero eh?) direttiva pratica data dal foniatra (il bimbo deve essere seduto in prima fila alla destra della maestra, vi sembra una gran cosa????) e ogni anno devo lottare perché venga fatto, sembra lo facciano apposta a sederlo a sinistra _ cioè ragazze parliamone, se non sapete distinguere la destra dalla sinistra stiamo messi male eh?_ e sempre sembra mi venga fatto un GRANDE favore!
- i compagni sono tutti più alti di una buona spanna e grossi il doppio e a ogni spinta lo buttano per terra cosicché lui torna a casa piangente perché tutti lo picchiano e dice ogni giorno che odia la scuoal e andare a scuola
- Le maestre non hanno TEMPO di creare un offerta formativa specifica… peccato che la didattica inclusiva rientri nei compiti che sono loro assegnati come standard lavorativo…
Quindi caro il mio ministero dell’istruzione, se non sei in grado di seguire due cose che riguardano un bambino con una patologia medica perché lo vuoi per forza far venire a scuola un anno prima di quanto sia pronto? Se le maestre non hanno tempo, i bidelli leggono il giornale e non ci sono soldi per le avviare progetti di sostegno alla didattica, ma perché io devo andare al lavoro con il magone, tenermelo per tutto il giorno e saltare a ogni squillo del telefono, quando avrei davvero VOLUTO aiutare la scuola a fare un buon lavoro mandando a scuola mio figlio un anno dopo?
Ma chi le fa queste cazzo di leggi e perché poi un genitore deve sentirsi sempre l’ultima ruota nel grande carro di questo stato spersonalizzante nel decidere ciò che tanto da vicino lo riguarda?
AMEN! Vi avevo avvisato che era un post pesante! Ogni tanto si ha la necessità di sfogarsi….
vi lascio una ricettina per addolcire il boccone, preparatela la domenica mattina, in pochi minuti vi rimetterà al mondo,
Waffle cacao e nocciole - Buona Scuola?
Ingredienti
- 2 cucchiai zucchero
- 1 cucchiaino di bicarbonato
- 4 cucchiai farina
- 2 cucchiaini di cacao amaro in polvere
- 250 ml latte
- 1 uovo
- Per servire
- 6 cucchiai di crema al cacao o alle nocciole
- 50 ml latte
- 10 nocciole
Preparazione
- Scaldate la piastra da Waffle e versate un mestolino di composto in ogni alloggiamento, fate cuocere 3 minuti per dei waffle soffici, se li volete più croccanti arrivate a 5 minuti.
- Mescolate la crema al cacao o nocciole con il latte in modo da renderla più fluida e versatela sui waffle in una generosa colata.
- Spolverate con le nocciole a pezzetti.
Note
8 commenti
é vero il lavoro di Mamma è il più difficile di tutti non si nasce mamma ma si diventa giorno dopo giorno, i tuoi bimbi sono la prova che grazie e tutto ciò che fai stanno crescendo con tutto l’amore che due bimbi possono avere.
La scuola si sa ha carenze in diversi ambiti ma sono certa che saprai trovare la strada migliore.
Ti abbraccio Selene
ps, I tuoi waffle al cacao sono sicuramente un’ottima merenda li ho sempre fatti solo bianchi
ma stasera provo questa versione!!!
grazie cara, ci provo e spero! Un abbraccio che tra mamme…
Che golosi questi waffles! Buon Natale <3
Buon Natale a voi bellezze mie!
Complimenti per lo sfogo e complimenti per i risultati raggiunti dal tuo bambino con il tuo sostegno.
Non avendo mai avuto problemi durante il periodo scolastico di mio figlio, rimango basita quando sento di insegnanti che non capiscono certe problematiche o fanno finta di non capire.
Ottima colazione e interessante il barattolone pieno 🙂
Buon Natale.
Grazie Daniela, ogni tanto non riesco proprio a trattenermi… Tantissimi auguri anche a te
Qualcuno ti ha mai fatto i complimenti per il lavoro che fai, si sei mamma ma quello che fai è un super lavoro e lo fai molto bene visto il risultato, magari a te non sempre nulla perchè non ti pesa e ti viene dal cuore ma è un impegno grande e molto ben riuscito. Ti faccio i miei complimenti perchè sai fare, sai lottare, sai essere quello che sei con grande maestria, un abbraccio
Ecco adesso mi commuovo, mannaggia!