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Il Pecten jacobaeus, volgarmente noto come capasanta, cappasanta, pettine di mare o conchiglia di San Giacomo, è un mollusco bivalve, provvisto di 14-16 costole striate che si irradiano dalla cerniera, all’interno è composto da una parte bianca, soda e tenera, e da una parte arancione, decisamente più cremosa. La valva inferiore, con cui l’animale si appoggia al fondo, è molto convessa e di colore chiaro, mentre quella superiore è pianeggiante e di colore bruno. Raggiunge le dimensioni di 12-14 cm circa.
Questo è uno di quei piatti che veramente, veramente,veramente, credetemi , vi fanno f are sempre e comunque un figurone qualsiasi cena vitroviate a dover preparare e con qualsiasi tipo di commensale, ovviamentesempre che gradiscano il pesce.
Il piatto è di realizzazione talmente sempliceda risultare imbarazzante e se lo volete usare come jolly anche in casi
estremi lo potete rendere ancor piùsemplice tenendo sempre delle capesante congelate in freezer e della polenta
prefatta in di spensa? Eh?!? Nigella a me Mi fa un baffo 😉
estremi lo potete rendere ancor piùsemplice tenendo sempre delle capesante congelate in freezer e della polenta
prefatta in di spensa? Eh?!? Nigella a me Mi fa un baffo 😉
Coquille saint Jaques al burro aromatico ma cosa sono le Capesante???
![Pecten jacobaeus.jpg](https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/30/Pecten_jacobaeus.jpg/230px-Pecten_jacobaeus.jpg)
In Europa vivono nel Mediterraneo e in Italia vivono pressoché in tutti i mari (condizione essenziale è che siano arenosi o sabbiosi e ricchi di detriti), tra i 25 e i 200 metri di profondità. La capasanta è un essere vivente ermafrodita e viene particolarmente apprezzato quando le gonadi dei due sessi, una arancio corallina e una avorio, sono ben evidenti. Al momento dell’acquisto il colore della capasanta deve essere brillante, il bianco dovrà essere bello candido e l’arancione vispo e lucente. Solitamente vengono vendute già aperte a metà, e parzialmente private dalla sabbia. nel caso in cui le compriate ancora chiuse, per pulire le capesante, è necessario aprire la conchiglia, staccarle dal guscio e lavarle. Importantissimo sarà togliere la parte filamentosa e quella più scura della capasanta. Operazione non proprio semplicissima, per cui se avete un bravo pescivendolo fategli gli occhi dolci e qualche complimento sul suo freschissimo pesce e ve le pulirà volentieri… se poi in coda dietro di voi avete la vicina s….a del condominio (chi non ne ha una?), oltre a farvele pulire indulgete in piacevoli chiacchiere con il suddetto pescivendolo, che sapendo che avete un blog di cucina vi terrà a chiacchierare amabilmente senza troppi problemi.
In cucina le capesante possono essere mangiate sia cotte sia crude (anche se essendo filtratori sempre meglio evitarne il consumo a crudo, nonostante la bontà), possono essere servite come antipasto freddo, condite solo con olio e limone, oppure essere utilizzate come ingrediente per la preparazione di un sugo per un primo piatto, oppure ancora per essere cucinate come secondo piatto, insieme ad altro pesce o a delle verdure.
Solitamente la capasanta viene servita all’interno del guscio concavo; la grossa conchiglia, inoltre viene spesso conservata per la decorazione di piatti a base di pesce o come recipiente per salsine e creme.
Al di là della loro bontà, le capesante sono apprezzate in cucina per via delle loro proprietà (sodio, sali minerali e calcio sono abbondantemente inclusi insieme alla vitamina A) e per la loro magrezza; alto è il contenuto di omega3 e modesto è l’apporto di calorie fornito da questo pregiato mollusco.
Cosa importantissima e mio suggerimento è non cuocerle troppo così da evitare che diventino eccessivamente secche o dure;
fonti: http://www.capesante.it/ http://it.wikipedia.org/wiki/Pecten_jacobaeus
Annotazioni sulla ricetta…. è aromatizzabile in molti modi, io ho usato un burro aromatizzato con erbe, ma potete usare frutta secca, olive, potete abbinarle alla polenta morbida, insomma una marea di varianti.
Coquille saint Jaques al burro aromatico
Persone: 4
Ingredienti
- 12 capesante pulite
- 3 foglie di basilico tritate
- 1 cucchiano di prezzemolo tritato
- 1 rametto di santoreggia tritata
- 3 fili di erba cipollina tritata + qualcuno per decorare
- 2 noci di burro
- Sale Fleur de sel q.b. per me gemma di mare
- Per accompagnare polenta e 3 patate al vapore
- Glassa al balsamico qualche goccia
Preparazione
- Preparate la sera prima un pochino di polenta gialla seguendo la ricetta che troverete nella confezione della stessa e fatela rafreddare, tagliatene una fettina dalla quale con un coppa pasta ricaverete tre cerchi che procederete a grigliare e che poi disporrete a fiore sul piatto.
- Sbucciate e tagliate a rondelle sottili tre patate e cuocetele al vapore per circa 15 minuti dalla formazione del vapore.
- Una volta cotte disponetele sul piatto e spolverizzatele con un po’ di fleur de sel e irroratele con un filino di olio evo. Disponete vicino alle patate qualche goccio di glassa al balsamico.
- Sciogliete il burro in una padella capiente e metteteci le erbe aromatiche, appena sfrigola mettete in padella le capesante e fatele cuocere 3 minuti per lato.
- Disponetele sopra alle fettine di polenta e irroratele con il burro rimasto dal fondo di cottura. Aggiustate di sale. Mettete qualche filo di erba cipollina per decorare.
15 commenti
ci credo che sono sempre un successo, ottimo piattino, inoltre si presenta davvero bene!!! un bacio
Ciao Lara, sai che mi hai dato l'idea per l'antipasto del pranzo di Natale? 😀
Grazie!!
Un bacio,
Valentina
prego cara, anche se non avevi certo bisogno delle mie idee 😉
hai ragione! una signora porca figura!!!! Bellissimo piatto! un bacione marina
qui il tempo è poco e diventa necessario vendersi bene! grazie carissima.
geniale!!!!!!!!
Grazie!!!
Mai provato a cucinarle, ma se si impiegano 5 minuti… ;D
Giuro!!! Se segui alla lettera e cioè le fai pulire dal pescivendolo sono proprio 5 minuti ;-))))
Mi è arrivato il libro! Grazieeeeeeee è bellissimo! :***********
stefaniaskitchen
prego, non vedo l'ora di vedere le tue bellissime ricette di crepe
Quando si parla di porche figure in 5 minuti mi si drizzano subito le orecchiette.Bravissima!
Grazieeeeee, santo pesce che riduce i tempi di cottura… non fosse per i costi.
Ahahah, leggendo il tuo titolo mi é venuto in mente il film Hitch, non so se lo hai visto 🙂
Io pensavo fosse chissà che difficoltà da preparare, ma tu come sempre riesci a rendere semplice e raffinato al contempo qualsiasi piatto. A presto, Elle
Il film l'ho visto, esilarante… prova vedrai che è veramente facile come dico. Grazie dei complimenti.