Giovedì Gnocchi dice la tradizione… e che gnocchi siano visto che è venerdì. No è che il post doveva uscire ieri ma mio figlio ha pensato bene di rompersi un braccio a regola d’arte nel cortile della scuola e mi ha fatto passare un paio di giorni nella suite del Grand Hotel Cà Foncello (ospedale di Treviso Ndr).
Grassa soddisfazione per il tema del mese di questo MTC nel quale rientro con gioia in un mese propizio, mi mancava il gioco, mi mancavano le persone e gli insegnamenti correlati, di conseguenza al posto di star li a struggermi mi sono ributtata nella competizione più stimolante del web.
Fortuna vuole che la ricetta usata da Annarita sia esattamente al millimetro la mia ricetta per gli gnocchi (1 kg di patate 300 g farina), piccole differenze nella rigatura che nella mia tradizione culinaria non si utilizza e nemmeno l’impronta, ma ho comprato un bel rigagnocchi e se non saranno perfetti perdonatemi. Del resto devo dire che il sugo della mia tradizione basso padana non necessita della rigatura per attaccare, per me lo gnocco della nonna, dei grembiuli infarinati, delle mani appiccicose di impasto rimarrà sempre quello al burro zucchero e cannella che potete trovare qui. Avrei rifatto paro paro questi, lo ammetto, anche perché nonostante l’apporto calorico considerevole cerco sempre una scusa per rifarli, ma in questa competizione non si potevano usare, niente gnocchi dolci dice il regolamento della sfida (anche se forse ci riferivamo all’impasto e non al condimento).
“Niente gnocchi dolci” e Io? Che faccio? Ho dovuto mettere in moto il neurone di riserva e ho pensato a questi, spero che vi piacciano, parlano di autunno, di colori e sapori che fanno casa e della mia idea che il pesto possa essere declinato in mille profane variazioni, basta che contenga formaggio, olio e frutta secca. E chi si deve rivoltare nella tomba si rivolti.
E quindi ecco a voi gli
Gnocchi al pesto di zucca Veg
piccoli trucchi per fare il pestodi zucca veg….
mettete la zucca in una ciotola, oliatela e rivoltatela con le mani, coprendo di olio i pezzetti in maniera uniforme. Questo aiuterà a proteggere il vegetale durante la cottura conservandone, per quanto possibile vista la cottura in forno, le proprietà nutrizionali.
In questa versione per usare la zucca in tutte le sue varianti ho usato un olio di semi di zucca e al posto dei pinoli i semi di zucca tostati.
Per capire se la zucca è cotta pungetela con una forchetta, se è morbida è cotta.
Al posto del basilico ho utilizzato la salvia che ha dato un intenso aroma al pesto che si sposa perfettamente con la zucca, assai più del basilico, secondo il mio gusto personalissimo e sindacabile.
…e gli gnocchi perfetti
Il grande terrore dello gnocco è quello di vederlo sfaldarsi in cottura, l’unico consiglio che vi posso dare è quello di fare attenzione alle patate che devono essere giuste e quello di effettuare una prova di cottura, una volta fatti i primi gnocchi mettete a bollire un piccolo pentolino d’acqua e fate la prova, così da avere l tempo di correggere l’impasto.
Gnocchi al pesto di zucca Veg
Ingredienti
- 1 kg di patate farinose a pasta bianca
- 300 g di farina 1
- sale
- mezza zucca mantovana
- olio di semi di zucca
- 50 g semi di zucca
- 5 foglie di salvia
- 60 g di parmigiano stagionato 60 mesi grattugiato
Preparazione
- mettete le patate con la buccia in una pentola piena d'acqua e fate cuocere per circa 60 minuti, saggiatene il grado di cottura con una forchetta 8molto dipende dalla dimensione delle patate).
- Una volta cotte toglietele dall'acqua e tagliatele a metà, mettetele nello schiacciapatate a fori sottili e schiacciatele, la polpa ne uscirà finemente schiacciata e la buccia rimarrà nello schiacciapatate*.
- Allargate le patate su una spianatoia e fatele raffreddare.
- In una ciotola riunite le patate e la farinae impastate velocemente, evitate di aggiungere troppa farina che farebbe indurire l'impasto e anche di impastare troppo per non far sviluppare la maglia glutinica e renderlo gommoso, se l'impasto è appiccicoso ma rimane insieme è perfetto per lo gnocco.
- Sulla spianatoia spargete la farina e prendete delle porzioni di impasto, fatele rotolare nella farina fino a ottenere dei salsicciotti di impasto piuttosto lunghi, tagliate gli gnocchi della dimensione che preferite e passateli sul rigagnocchi cercando di imprimere un solco su un lato con l'indice, di modo da creare una piccola conca raccogli sugo.
- sbucciate la zucca e tagliatela a pezzi, rìmettetela in una ciotola e conditela con due cucchiai di olio di semi di zucca, con le mani giratela in modo da rivestire bene la zucca con l'olio e da proteggerne la superficie in cottura.
- Preriscaldate il forno a 180° e disponete la zucca in una teglia con degli spicchi d'aglio schiacciati e del rosmarino, infornate per una mezz'oretta o fino a che la zucca non sarà morbida e dorata.
- Sfornatela e fatela raffreddare.
- In un piccolo mixer tritate la salvia e i semi di zucca.
- Frullate la zucca con un frullatore a immersione, aggiungetevi la salvia e i sei di zucca tritati e il parmigiano grattugiato, mescolate bene e aggiungete olio di semi di zucca quanto ne serve.
- Fate bollire una capace pentola con dell'acqua, al bollore salatela e versatevi gli gnocchi, appena risalgono sono da scolare.
- Mettete il pesto in una padella e allungatelo con dell'acqua calda (potete prenderla da quella in cui fate cuocere gli gnocchi) fino a ottenere una bella crema fluida, versatevi gli gnocchi e spadellate velocemente, impiattate e servite.
Note
Con questa ricetta partecipo all’MTC N. 59, gli Gnocchi di Annarita
12 commenti
Io l’ho fatto proprio ieri il pesto di zucca e sono felicissima di vederlo qui da te riproposto.
C’hai condito gli gnocchi e ammetto che non mi dispiace affatto l’accostamento. Nel frattempo, ti abbraccio e ti auguro buon weekend.
Grazie Mel di essere passata di qui, lo trovo sul blog? Curiosa di valutare versioni diverse
I figli son pezz’e core… e di fegato, di stomaco, di sistema nervoso, di tutto quanto. Pero’ poi ti regalano una notte in suite, e vuoi mettere la soddisfazione?
Senti, la Talebana del pesto, qui :), ammette che sia pesto tutto quello che e’ pestato :). E’ il mortaio, che fa la dieta dell’antichita’: poi ognuno ci mette dentro quello che gli pare. Nei tempi antichi, quello che c’era, nei tempi moderni quello che ci detta la fantasia.
E’ qui che dissento, quando vedo “pesti” strampalati: ma quando sono equilibrati come il tuo (evviva la salvia nella zucca, per esempio) non posso che adottarli. Magari senza dirlo al basilico sul davanzale, che maniman si secca, in tutti i sensi 🙂
Bella ricetta, bella atmosfera, bello tutto: una curiosita’: nella presentazione, nella prima foto, sopra cosa li hai messi? vedo una specie di base zigrinata.. o e’ il sole dell’Equatore?
Brava, Lara, brava. E grazie per essere tornata: lo vedo da queste ricette, quanto ci sei mancata..
ho beccato un raggio di sole ramingo che vagava sotto al portico alle 19.00 solo soletto… niente basi o artifici, non ho la pazienza Ale, per quello non sarò mai una vera fotografa di food mannaggia a me! E comunque mai quanto voi siete mancate a me 😉
Mi dispiace per tuo figlio, spero che passi presto e che sia il braccio destro così niente compiti per un pò. Bella la ricetta tutta zucca, mi viene voglia di provarla. Brava hai centrato l’atmosfera autunnale che volevi.
grazie Annarita, per il commento e per la ricetta 😉
Anche io ho fatto il pesto di zucca, ma è diversissimo dal tuo.. Proverò anche la tua versione.. Quelle foto mi hanno fatto venire una fame!!!! ;P
ma grazie, verrò a curiosare perché questo pesto è frutto delle mie insonnie notturne ma sono proprio curiosa di vedere e assaggiare altre versioni
io questi li ho pure assaggiati, buonissimi!!!
Grazie amico mio
Ricetta stampata e messa in lista, da fare appena trovò una zucca decente!
grazie Anna Laura, qui le zucche pullulano 😉