C’è stato un momento nel web, in cui ho davvero creduto che questo potesse essere Finalmente un mondo migliore dove poter condividere quello che si sapeva con gli altri e poter apprendere dagli altri quello che loro sapevano, in un clima di aiuto comune, di libero scambio e di crescita reciproca e personale. Mai come allora il web mi era sembrato un luogo pieno di conoscenze, qualsiasi fosse l’argomento di cui cercavi approfondimenti, nel web c’era.
C’è stato un periodo d’oro in cui pensavo che almeno qui le invidie legate alla vita reale non sarebbero filtrate.
Ok ho dovuto ricredermi, Ok non è così, Ok quel che c’è fuori c’è anche nel web e forse addirittura peggio di come è fuori. I leoni da tastiera imperversano, tutti si sentono in diritto di argomentare qualsiasi cosa anche se non ne sanno niente, la conoscenza sembra non dover essere un prerequisito fondamentale per scrivere, anzi sembra essere parte del superfluo.
Esiste Però un piccolo angolo di web in cui questo spirito ha continuato a imperversare e che purtroppo per gli impegni con cui la vita spesso ci travolge, ha dovuto sospendere i lavori fino a tempo da destinarsi.
Questo piccolo angolo di web si chiama MTC e racconta di una sfida che è durata parecchi anni, che vedeva misurarsi le persone in un ottica di crescita e confronto e che vedeva la vincitrice del mese precedente raccontare il proprio piatto del cuore e lasciare ai concorrenti la libertà di realizzare una propria interpretazione di questo piatto.
Una persona che in 5 giorni preparava, documentava, fotografava e approfondiva una ricetta al solo scopo di condividere con tutti tutto quello che lei conosceva. Un centinaio di concorrenti che si mettevano in gioco per prendere questo sapere e farlo proprio, mettendoci dalla loro anche un guizzo di fantasia. Una linea diretta che metteva in collegamento tutti con tutti e che lasciava fluire le informazioni e nascere discorsi pieni di quel divertimento che sempre un gioco dovrebbe avere.
Qquesto per me è sempre stato l’MT challenge e questo sarà sempre. In questo flash mob che si chiama MTCStory ho deciso di riproporre tale e quale la ricetta dell’Araba, perché io a questa sfida non ha partecipato e perché gli gnocchi di semolino sono uno di quei piatti che adoro così com’è. Però un pizzico di fantasia ce l’ho messo, in quelli fatti a pallina, che se non cambiamo la sostanza un filino la forma…
buon MTC Story a tutti
GNOCCHI DI SEMOLINO
Ingredienti
- 1 l di latte
- 250 g di semolino
- 2 tuorli
- 20 g di burro
- sale noce moscata
- 100 g di parmigiano grattugiato
Per la Bechamelle
- 1/2 l di latte
- 45 g di burro
- 45 g di farina
- sale noce moscata
- ulteriore parmigiano per gratinare
Preparazione
- Mettere in una pentola capiente il latte, il sale e una grattata di noce moscata. Portare ad ebollizione e versarvi quindi il semolino a pioggia mescolando in continuazione. Abbassare un po’ il fuoco, e mescolare con forza finche’ si otterra’ un composto solido e compatto, che si stacchi dalla pentola.
- Spegnere il fuoco e far intiepidire, quindi aggiungere i 2 tuorli, il parmigiano ed il burro. Aggiustare eventualmente di sale.
- Mescolare con forza e versare il composto in una teglia coperta con carta forno bagnata e strizzata. Livellare con le mani bagnate fino ad appiattirlo ad uno spessore di un cm.
- Tagliare quindi con uno stampino o un bicchiere gli gnocchi della dimensione preferita, ed adagiarli in una teglia imburrata, leggermente sovrapposti.
- A parte preparare la bechamelle: fondere il burro, ed appena sciolto versarvi la farina. Girare con un mestolo in modo da farla tostare leggermente quindi aggiungere a poco a poco il latte scaldato a parte. Portare alla densita’ desiderata sempre mescolando, quindi aggiustare di sale e aggiungere la noce moscata.
- Velare gli gnocchi con la salsa, cospargere con altro parmigiano e mettere in forno a 200 gradi per 10 minuti, finendo con una botta di grill per colorire la crosticina.
- Servire caldi.