Oggi vi posto una ricetta che viene pari pari dalle mie origini rodigine. Come? Cosa vuol dire rodigino? E va bene, rovigotte, ok? Meglio? Comunque in realtà questa ricetta viene dal confine tra Veneto e Emilia Romagna, da quella zona di mezzo sulle rive del Po che è il basso Polesine.
Gli gnocchi dolci me li facevano sempre le mie nonne quando ero piccina e venivano considerati un piatto speciale, si faceva nei giorni di vigilia di qualche festa e si potevano fare con le patate normali, ma una versione più aromatica si otteneva con le patate “Americane”. Sono un piatto che prende origine dall’immediato dopoguerra e che, vista la scarsità del nobile zucchero, risolvevano con una quantità modica la voglia di dolce di grandi e piccini. Ma a parte origini e motivazioni per me, questi gnocchi, restano un piatto del cuore e sono profondamente legati alle mie origini visto che comunque, al di là della zone di Rovigo e del Polesine, non li ho mai ritrovati.
Gnocchi polesani burro, zucchero e cannella
Ingredienti
- Per gli gnocchi
- 1 kg . Patate olandesi
- 1 uovo large
- 3 pizzichi di sale
- 200 g farina tipo2
- Per il condimento
- 50 g di burro fuso
- 40 g di parmigiano grattugiato
- 6 g cannella in polvere
- 6 cucchiai di zucchero
Preparazione
- Cuocete le patate in abbondante acqua bollente fino a che una forchetta, infilata al centro, non vi affonderà agevolmente. Ci vorrà circa 1 ora ma dipende molto dalla grandezza delle patate.
- Scolate le patate, tagliatele a metà e inseritele con la parte tagliata verso il basso dentro uno schiacciapatate, spremete. La buccia rimarrà nello schiacciapatate e voi non vi sarete scottate le dita.. Mettete da parte a rafreddare.
- Quando le patate saranno fredde unite l’uovo, il sale e la farina, impastate con una mano. Prendete l’impasto a cucchiaiate e con le mani infarinate formate dei piccoli salsicciotti, che taglierete poi a pezzetti di circa 2 cm. Disponete su un canovaccio bene infarinato.
- Portate a bollore una pentola d’acqua salata e tuffateci gli gnocchi quando arriverà a bollore, quando torneranno a galla scolateli con una schiumarola e conditeli a piacere.
- Mescolate in un piatto il formaggio, lo zucchero e la cannella. Condite gli gnocchi scolati con il burro fuso e spolverizzate il piatto con il composto alla cannella, abbondantemente.
48 commenti
Mia mamma li faceva spesso. Conditi con zucchero, burro fuso, tanta cannella, uvetta e formaggio grattugiato. Era originaria di Montagnana. Mio padre ne andava pazzo!
quindi anche nel Padovano? Mi piace vedere come cambiano le versioni
Ciao mia mamma e mia nonna erano di Gaiba, gli gnocchi dolci non potevano mancare in tavola, dopo un bel piatto di quelli al ragu’. A volte metteva anche un po’ di mandorla amara o misto per dolci…Buonissimi, anche freddi!!!! Rita
Non sei la prima a dirmi della mandorla amara, deve essere favoloso il contrasto, lo provo di sicuro. Grazie mille. Lara
Grazie mille! Che nostalgia… Me li faceva sempre il mio nonno Domenico, detto Menego, che era nato a Costa di Rovigo! Mio nonno era un mito!
Ma anche mia nonna era di Costa, ma pensa!!!!!!
Io sono polesano di Rovigo, questa ricetta si perde nella notte dei tempi quando il Veneto era sotto il dominio austroungarico, poi rimasta parte della cucina nostrana. Sono ottimi, c’è chi la mangia come primo piatto o come fine pasto. Mia mamma me li dava anche a merenda.
Anche la mia, che poi creano dipendenza, a tutt’oggi io li faccio almeno una volta al mese. Grazie per il tuo commento Cesare
In casa mia aggiungevamo sui gnocchi anche una spruzzatina di mandorla amara
Interessante, ma come la mettevano? Mi sembra anche un accostamento di sapori che si presta bene, che crea un contrasto e che ha un suo bel perché. Cos’era, Tipo un estratto? Curiosa io….
Una ricetta particolare, non la conosco ma la vorrei assaggiare, curiosità…
te li preparerò anche se forse per te sono un po’ dolci…
Per me gli gnocchi quando ero piccolo erano solo questi, quando ospite me li presentarono salati al pomodoro rimasi malissimo.
Mia nonna usava esclusivamente patate americane ed aberro sentire del grana su questo piatto.
È sempre un piacere riprovare ricette quasi dimenticate
grazie Luca
[…] *se volete fare gli gnocchi da soli la ricetta qui […]
Ma che belli questi gnocchi! Non li conoscevo e non sapevo che tu fossi originaria di quelle zone. Comunque l'impasto degli gnocchi si presta benissimo ai condimenti dolci, qui da noi si fanno quelli con le susine, con zucchero, burro e cannella e un po' di pangrattato abbrustolito… una delizia, come sicuramente questi polesani 🙂
Lara sono incantata da queste foto meravigliose! Non conoscevo gli gnocchi fatti così, devono essere buoniiiii 😛 devo assolutamente provare! Complimenti e un abbraccio, buon fine settimana 🙂 :**
ma quanto è che no passo qui cara Lara è bellissimo il restyling del blog io ormai ho rinunciato col widget degli ultimi post non mi si carica proprio!! Ma mi volete far morire con gli gnocchi io li mangio non spesso ma non sono proprio capace di farli, ok andrò a spulciare la ricetta con gli ingredienti (zucchero e cannella waw) perchè ove c'è burro c'è casa! un baciotto tesoro e un sorriso speciale per te!
Ma che ricetta a sorpresa! Mai vista, davvero, ma di una creatività disarmante, dal salato che sembra quasi scontato ormai, al dolce! Grazie di averla proposta, è pazzesca!
que imagens tão lindas, muito mesmo.
Já fiz gnocchi adorei mas este com açúcar é uma novidade, mas que tem muito bom aspecto tem.
beijinhos
Ma che foto hai fatto Lara??? Sono strepitose, mi piacciono tantissimo!!!
Questi gnocchi, te lo confesso, non mi piacciono tanto..me li preparava mia mamma, che come te è originaria di Rovigo. Io li preferisco salati, non sono mai riuscita ad apprezzarli dolci.
Ma sono estasiata dalle foto amica….sei bravissima! <3
Le ricette antiche portano con se tanti ricordi.. mai assaggiati gli gnocchi dolci..è il momento di provare, già solo le foto mi mettono appetito!! 🙂
Ma sai che questa cosa dei gnocchi con le patate americane proprio non la conoscevo! molto molto interessante (soprattutto detto da una che ha cotto l'unica patata americana della sua vita per 40 minuti prima di scoprire che non era dura, ma semplicemente marcia!!!). Va bhe, passando al tuo bellissimo piatto lo definirei condito da un sapore "rinascimentale" di cannella…meraviglioso (e immagino profumatissimo)!
Ciao Lara, grazie per aver condiviso questa interessante ricetta.
Impossibile da conoscere per me del sud, particolare e immagino molto deliziosa per me che amo tanto la cannella.
Buona serata
AngelaS
Ma dai! Mai sentita questa ricetta… Deve avere un suo perchè 😀
Mia nonna, che veniva da Canaro, aggiungeva anche un poco di liquore all’anice. Li faceva poche volte, non piacevano a tutti, ma per me era sempre una festa. Cosa mi hai fatto ricordare…. grazie
Mia madre mi ha insegnato ad usare il pimento e l’anice, ma in sostanza mi sembra uguale. Mi sono sempre chiesta da dove originasse!! Grazie.
Ciao Laura, da buona veneta amo a dismisura gli gnocchi e le meravigliose varianti!!! Le foto sono me-ra-vi-glio-se!!!!!!!
Lì faceva sempre mia suocera che era di origine vicentina… una delizia assoluta. A volte ci aggiungeva anche l’uva passa nell’impasto delle patate. Un filo d’olio per completare e rendere la polvere magica(così la chiamavamo noi) fluida e cremosa nel piatto…
Infatti, tra Vicenza, Verona e Rovigo ci si litiga la paternità di questa delizia. L’uva passa nell’impasto mi fa impazzire come idea, da provare assolutamente.
Non mi fanno impazzire ma le tue foto mi piacciono un casino!!! Un bacione Lara
Io sono 44 anni che vado a svernare in Romagna… ma non ho mai conosciuto gli gnocchi dolci… e mò li devo da fà!! La foto in contro luce è spettacolare!!! Un bascione gioia!!
Mia mamma era di Boara polesine finche e stata in vita ci ha sempre fatto gli gnocchi dolci ,una bonta anzi meglio freddi che caldi ai miei figli non piacciono chissa forse un giorno li apprezzeranno
Nemmeno ai miei figli piacciono e mi sembrano degli alieni, come fanno a non capire quanto buoni siano??????
Bellissima ricetta Lara…e nelle pagine di T&M, risplende in tutta la sua bellezza e bontà 🙂 Buona serata
nemmeno io li conoscevo..e mi hanno incantato!
o meglio tu mi hai incantato con questa meravigliosa preparazione 🙂
Bhè fantastici,qui siete maestri non c'è che dire,a me causerebbero dipendenza questo è poco ma è sicuro!
ho appreso nuove (per me) ed antiche tradizioni,non dobbiamo mai dimenticarcene sono una vera ricchezza!
Bravissima
Z&C
Foto meravigliose! La cannella nel salato ci capita di aggiungerla soltanto nel cous cous ma questa ricetta è speciale e non possiamo non provarla :-*
e infatti ne ero rimasta folgorata….li devo assolutamente provare!
baci cara
Che ricetta particolare, sicuramente da provare!!!
Che belli e che buoni, mai assaggiati, son curiosa, promettono molto molto bene e mi piacciono le ricette che hanno una storia, una tradizione! brava!
Ne ho sentito parlare molto, ma mentre ho assaggiato il riso alla cannella che però non conteneva zucchero, questi gnocchi non riesco a collocarli col discorso dello zucchero!!!!
Però sembrano davvero buoni!!!!!
Un abbracciotto
Suggerisco di aggiungere allo spolvero uva sultanina come faceva mia nonna di casale di Scodosia…non avere idea della bontà
MMMMHhhhhhhhhhh, sento già la delizia, proverò senz’altro questa tua versione.
Me ne ero già innamorata appena li ho visti sulla rivista. Questo condimento mi ha molto incuriosito e spero di riuscire a provarlo presto. Le foto poi sono stupende
Non ci credo…. ignoravo l'esistenza di questa dolcezza!!!! Già mi piace, ed ho solo sfogliat una pagina di rivista ^_^
Grande Lara e grazie per questa condivisione (oltre che…. complimenti!!).
Un abbraccio. Serena settimana.
La mia famiglia è originaria di Santa Maria Maddalena, a pochi km da Ferrara. Mia nonna e mia mamma facevano spesso questi gnocchi dolci e speziati che a me piacciono moltissimo. Sono cresciuta a Torino, qui nessuno li conosce. Credo siano di origine orientale
Conosco Santa maria Maddalena! Sai che potresti proprio avere ragione sull’origine orientale? Farò delle ricerche!