un paio di settimane fa sono stata in una tenuta vinicola a fare la vendemmia, la scorsa settimana invece, a vendemmia finita, ho visitato una distilleria di grappa. Sembra un continuum spazio – temporale che ha un senso…
con i resti di lavorazione mattonelle da combustione e olio di semi, il riciclo e il rispetto ambientale sono in primo piano |
Il signor Jacopo Poli, erede e portavoce della tradizione familiare, ci ha aperto le sue porte e con il supporto di Alberto (un ragazzo giovane ma dall’oratoria incredibile) ci ha accompagnato nell’affascinante mondo della grappa.
Alambicchi, caldaie a vapore, rame e vecchi mattoni, sembra di entrare nel magico antro di un alchimista, una trasformazione antica che inizia dal vapore che eleva il viticcio a spirito e che finisce nel buio delle cantine, tra botti di varie essenze che affinano la grappa dandole sapori e colori che, pure a un palato poco avvezzo come il mio, sanno risvegliare grandi emozioni.
le suggestive cantine, partendo dalle botti un viaggio nei vari gradi di invecchiamento fino a giungere alla zona degustazione |
Vi riporto una frase presente nel loro sito che mi ha colpito per verità e perché mi sembra riassumere proprio la loro palese filosofia
sulle orme di un mitico Bisnonno fino alla creazione dell‘Airone Rosso |
E le persone che ci hanno accolto e guidato in questa giornata sono state generose con noi del loro sapere e ci hanno fatto sentire benvenute. Grazie!
2 commenti
mi sembra di essere stata li' con te grazie alle tue spiegazioni esaurienti e alle belle foto!!!Baci Sabry
Quando studiavo agraria ho avuto diverse occasioni di visitare qualche stabilimento per la trasformazione dei prodotti agroalimentari (olio, latte, formaggi, ecc.). Ogni volta era un piacere vedere l'entusiasmo delle persone addette alle varie lavorazioni e che con grande competenza riuscivano a produrre ogni ben di dio! Un caro saluto