Tutti a parlare di cucina fusion, di meltin pot culturale e di globalizzazione, tutti a dire quanto siamo diventati evoluti e quanto non siamo razzisti, in raltà io di razzismo ne vedo davvero molto tutto intorno a me, sia da parte di chi arriva e rifiuta di integrarsi, sia da parte di chi c’è e non lascia spazio a tradizioni e usanze altrui.
C’è una naturale diffidenza nell’accogliere l’altro, il diverso da se e il nuovo, sempre una certa superiorità nel ritenersi comunque occidentali ed evoluti e nonostante il nostro sia un paese che fa acqua da tutti i buchi sempre una certa vena di superiorità nel pensare che come facciamo noi è meglio (politica a parte spero…). E non ditemi che non è vero, i tedeschi sono crucchi, i francesi hanno la puzza soto il naso, il nord è freddo!buio!triste!, l’africa è terzo mondo, i giapponesi copiano tutto e i cinesi sono sporchi e puzzolenti, e queste sono solo alcune delle perle di saggezza che raccolgo in qua e in là. Non me la sto tirando sia chiaro, pure io qualche pregiudizio ce l’ho lo ammetto, ma credo molto nella ricchezza che l’apprendimento porta con sé, non c’è nulla al mondo che mi stimoli l’anima come l’imparare cose nuove e diverse e credo che l’altro, il diverso, il nuovo, portino insita una ricchezza incredibile e che sarebbe sufficiente fare un piccolo passo per attingervi a piene mani. Quindi con questo presupposto iniziamo il 2017 cercando di essere quella goccia nell’oceano che aiuterà il cambiamento e con un piatto fusion che unisce in se due culture e due idee diverse di fare cibo, ma che insieme danno il meglio di sé.
Miso soup tartare
Miso soup tartare - iniziamo l'anno fusion
Ingredienti
- 600 g di filetto di manzo
- 2 carote
- 2 zucchine
- 2 cipollotti
- olio extravergine d’oliva
- il succo di un limone
- salsa di soia
- pepe
- miso D’orzo
- 1 spicchio d’aglio
Preparazione
- Tagliate la carne al coltello in cubetti molto piccoli, ungete la lama del coltello e battete la carne facendo attenzione a non stracciarla, dovrete ottenere un trito sottile.
- Mettete la carne in una ciotola e conditela con la salsa di soia, il succo di limone, una macinata di pepe e l’olio extravergine.
- Lasciate riposare per qualche minuto in frigorifero.
- Preparate il brodo di miso seguendo le istruzioni sulla confezione.
- Tagliate con l’accessorio apposito la zucchina e la carota a julienne e la cipolla a rondelle, scaldate in un wok due cucchiai d’olio extravergine e uno spicchio d’aglio in camicia con un cucchiaino di salsa di soia, fate saltare per due minuti le verdure nel wok e mettete da parte.
- Dividete nei piatti da portata il brodo di miso tiepido e le verdure e con l’aiuto di un coppapasta, al centro della ciotola, create dei medaglioni di tartare.
Da un vecchio numero di Taste&More
6 commenti
Non siamo pronti ad accogliere il nuovo. Io lo vedo qui, nella mia Sicilia che come ben saprai di ingressi ahimè spesso non andati a buon fine per loro ce ne sono tanti. Certe volte, chiudo gli occhi e credo che tutte queste persone altro non cercano che una seconda possibilità. E le possibilità non si rifiutano a nessuno. Magari cominciare dalla cucina. Non trovi? E tu, con questa strepitosa pietanza dimostri la tua apertura verso il nuovo.
P.s. Dal tuo blog scendono fiocchi di neve????????! Ma che meraviglia è mai questa???
Grazie Mel, i fiocchi sono un plugin di wp, tu sei su WP?
Stavo per scriverti che, da toscana con aspirazioni francofile, vedere della carne cruda (che adoro) in forma di tartare in una zuppa mi fa uno strano effetto… ma non sarebbe molto in linea con lo spirito del post, che condivido appieno… un po’ meno in cucina, amo l’etnico, ma senza contaminazioni… ma giorni fa ho visto un bel film, “Amore, Cucina e Curry”, che parla proprio di questo, della necessità di superare certe barriere culturali, magari proprio partendo dall’aggiunta di cardamomo in un boeuf bourguignon… quindi… perché no?
ho visto anch’io quel film e mi piacerebbe unire il mondo forchette alla mano, grazie per la fiducia 😉
Bel proposito interpreta questo piatto fusion presentato con eleganza. Buon inizio anno Lara
Grazie mille Serena, anche a te!