“Debbo confessare di essere un oceano di contraddizioni. Mi sono contraddetto in tutto: in politica, nelle preferenze letterarie, nei gusti, dai gastronomici ai musicali.”
(cit. Alessandro Blasetti – 1900/1987 – regista)
Normalmente l’incoerenza viene considerata un disvalore (si può dire? esiste?) ovunque, tranne qui! Ovviamente laddove venga usata per motivare i cambiamenti di bandiera e credo a uso e consumo del semplice tornaconto diventa una pessima cosa pure qui, ma se invece consideriamo incoerenti i cambiamenti che rendono di noi altro dal punto di partenza, che presuppongono evoluzione e crescita e consapevolezza e che prevedono per questo stesso percorso la possibilità di cambiare le proprie idee anche radicalmente, allora no, allora io credo che l’incoerenza diventi pregio.
Ecco perché in un cammino che vede la mia consapevolezza crescere e orientarsi verso regimi alimentari più sani, visto il minore consumo di carne che cerchiamo di fare giornalmente, forse risulterà incoerente trasformare un piatto che di per sé stesso è perfettamente vegetariano e bilanciato, in un piatto carnivoro, diciamo che navigo al contrario, ma se la carne è di buona e verificata provenienza questa variazione renderà ancor più sfizioso questo piatto già di per sé goloso.
Spanakopita alla carne -incoerenze-
Ingredienti
- 7 fogli di pasta fillo
- olio evo
- 150 g carne macinata
- 125 g feta
- 125 g ricotta
- 1 uovo bio
- sale
- semi di sesamo
- origano secco
- 2 spicchi d'aglio
- miele
Preparazione
- scaldate un giro d'olio in una padella con l'aglio, appena l'aglio inizia a rilasciare l'aroma toglietelo e aggiungete la carne, insaporitela con l'origano e aggiustate di sale e fate rosolare per qualche minuto, mettete da parte.
- In una ciotola riunite la feta tritata finemente, la ricotta e l'uovo, mescolate, assaggiate e se necessario aggiustate di sale, aggiungete la carne trita e mescolate bene.
- Disponete davanti a voi un foglio di pasta fillo, spennellatelo d'olio e piegatelo a metà nel senso della lunghezza, sul lato lungo al centro disponete una dose di impasto, ripiegate i lembi che avanzano verso l'inteno e poi arrotolate su sé stesso. Spennellate ulteriormente d'olio, decorate con quelche seme di sesamo e un po' di origano secco.
- Infornate a 180° per una ventina di minuti o fino a che gli involtini risultino dorati.
- Servire se vi piace con un filo di miele.
14 commenti
Beh se l’incoerenza come hai scritto tu è ciò che ci permette di riscoprire un noi diverso e sempre nuovo, allora, che ben venga.
Io non amo la maniera drastica di eliminare del tutto degli alimenti ben specifici dal regime alimentare che si segue. Tranne se quest’ultimi arrecano problemi vari. Solo in quel caso, si. Per il resto, credo sia necessario un approccio sano e salutare. E quello che hai preparato tu ne ha tutto l’aspetto.
Un abbraccio.
Grazie Mel <3, il tuo approccio si vede tutto nelle tue ricette
Ho letto nei commenti che si tratta di una ricetta che in Romania viene preparata con la carne… quindi ti ringrazio per avermi dato un’anticipazione della cucina che mi scalderà il cuore tra qualche settimana, durante il mio prossimo viaggio 🙂
Bellooooooo un viaggio in Romania, ci racconterai dopo…
da ragazzina credevo fermamente nella coerenza a tutti i costi ma poi ho capito che è solo sintomo di staticità e chiusura, noi ci evolviamo e ci adeguiamo alle situazioni quindi è quasi d’bbligo cambiare i punti di vista. Poi, come dici tu, dipende dalle motivazioni per cui cambi rotta e su quali cose! Bene.. io questo piatto non lo conoscevo nemmeno nella versione originale e così lo trovo squisito, mi piace il tocco finale del miele!! 🙂
ma non sempre per carità, ma a volte si…. grazie di essere passata tesora
La penso proprio come te, anche sul consumo di carne. Ma è comunque un ottmo alimento di cui abbiamo bisogno, ed usarne di buona qualità in una ricetta così buona, direi che ci sta!
grazi Fabio, di essere passato di qua. Il vostro viaggio mi sta incantando…. vi leggo e sogno
Meno carne, ma più buona. Per tornare a dare valore a lei, al sacrificio degli animali e per abolire quel ‘intensivo’ che detestiamo.
Ti dirò che, visto che il sud della mia amata Romania, condivide un bel po’ di ricette con la Grecia, credo che esista la versione con la carne. Come i burek macedoni e albanesi, ma non mi sovviene il nome in questo momento.
E dove c’è pasta filo, io mi tuffo con piacere, che sia dolce o salato.
Con quel miele poi….
Bacio bacio Lara
grazie Becky, che poi io un bel viaggio nella tua mata Romania lo sogno da un po’, solo che dovrei andarci con te…
Beh se questa è incoerenza mi viene da dire “W l’incoerenza”!!!! Se non sei vegetaria o vegana ogni tanto la carne è normale che comunque finisca nel piatto e qua ne hai tirato fuori signor piatto alternativo. A me ispira l’idea della carne col miele e la feta e poi il tutto lanciato in forno!!!!
esatto, semplice e comodo e fusion, che si può volre di più <3
La coerenza mi appartiene nei valori e negli ideali…ma per il resto no. Cambio gusti, idee e preferenze. Non sono assolutamente coerente e trovo anche piuttosto “stupido” ingabbiarsi in certe convinzioni solo perché a volte si fa fatica ad ammettere di aver sbagliato…
Detto questo, anche io come te, cerco di alimentarmi in modo consapevole e senza eccessi. Anche io mangio la carne pochissimo e però devo ammettere che il ripieno di questi spanakopita mi ingolosisce assai!
Un bacio amica <3
Ciao amica mia, direi che l’incoerenza come valore è un punto di vista originale, del resto conoscendoti… di questi ne addenterei senz’altro uno.